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Come scegliere il migliore puzzle per bambini

Come scegliere il migliore puzzle per bambini
Giochi in casa

I puzzle sono da sempre i compagni di gioco dei bambini, fin dalla più tenera età. Già a 2 anni, infatti, gli infanti sono in grado di allenarsi incastrando i pezzi, riconoscendo forme e colori ed esercitando così la loro capacità di compiere azioni complesse e sviluppando il pensiero spaziale. I puzzle per bambini sono quindi da considerare come un vero e proprio allenamento per la mente. Considerare l’età del bambino che dovrà giocare con il puzzle è quindi il primo passo da compiere per la scelta del puzzle più adatto a lui (o lei). Vediamo dunque nello specifico come scegliere il migliore puzzle per bambini, suddividendoli per tipologia (ed età).

Tappeti-Puzzle di gomma (0-2 anni)

Sono probabilmente i primi puzzle con i quali un frugoletto dovrà confrontarsi; i pezzi sono grandi, morbidi e colorati, in numero solitamente ridotto (dai 4 ai 9 pezzi) e spesso intercambiabili. La gomma è un materiale che si rompe difficilmente, e una volta disteso a terra il puzzle fungerà anche da campo-giochi. Qualcuno trova che questo tipo di puzzle rischi di essere un gioco monouso, proprio per la sua funzione di tappeto; una volta assemblato, molti genitori lo lasciano definitivamente montato e lo adoperano solo per la comodità del bambino. Ciò non vuol dire che sia sconsigliato, ma solo che se si cerca qualcosa di stimolante è probabilmente preferibile un altro tipo di gioco, dato che a due anni puzzle con pezzi di maggior numero o dimensioni minori non sono ancora alla loro portata.

Puzzle-box (2-4 anni)

Con i puzzle box entriamo nella categoria della quale i puzzle sono i re: i giochi da tavolo. A 2 anni, infatti, il pargoletto avrà maggiore predisposizione a sedersi (seppure per un breve lasso temporale!) e concentrarsi per arrivare all’obiettivo finale: incastrare tutti i pezzi! Il numero massimo da considerare per questa fascia di età è di 50 pezzi. I puzzle a cubi sono presumibilmente i più indicati per lasciar giocare i bambini dai 2 ai 4 anni, per diversi motivi. Il primo di questi è la resistenza dei pezzi, che sono generalmente di plastica rigida e quindi adatti ad un utilizzo duraturo. I puzzle box sono composti da pezzi cubici, e quindi tutti della stessa forma; non c’è bisogno di incastrare i pezzi, basta semplicemente affiancarli per risolvere il puzzle. Un’altra ottima motivazione per acquistare un puzzle box è legata al risparmio economico; proprio perché i disegni si trovano su dei cubi, ogni cubo può contenere 6 immagini per 6 puzzle diversi da risolvere. Si acquista un gioco, se ne ottengono sei!

Puzzle da 50 a 100 pezzi (4-6 anni)

Sale la difficoltà dei puzzle e alle capacità motorie e riflessive si aggiunge anche un importante aspetto del gioco: l’insegnamento. Se fino ai 4 anni, infatti, i puzzle nascondevano immagini per lo più legati agli eroi dei cartoni animati e dei fumetti, ora si possono consegnare nelle mani del bambino dei puzzle didattici; animali, regioni geografiche e dinosauri sono i soggetti più gettonati. Secondo degli studi, pare che proprio i dinosauri siano i soggetti preferiti dai bambini, stimolandone la curiosità e la conoscenza.

Nella fascia che include i puzzle tra i 50 e i 100 pezzi il bambino si troverà ad affrontare un nuovo livello di difficoltà: gli sarà indispensabile riconoscere i dettagli di ogni soggetto presente sul puzzle, e nel contempo dovrà porre maggiore attenzione ai colori e alle forme dei bordi di ogni pezzo. L’incastrare due pezzi dalle forme sbagliate gli darà anche un’importante lezione: sbagliando si impara… e si cresce! Una volta completato, il bambino non vedrà disegni e personaggi infantili, ma soggetti più consoni agli adulti, cosa che lo farà già sentire grande!

Puzzle fino a 300 pezzi (6-10 anni)

Con l’aumentare dei pezzi e delle dimensioni della figura da ottenere, il bambino si troverà ad affrontare una sfida senza precedenti. Il puzzle è da considerare già come di livello intermedio, e completarlo metterà a dura prova la pazienza e la capacità di concentrazione del bambino. Per arrivare alla conclusione del gioco, per la prima volta il giocatore dovrà intraprendere una strada, compiendo delle scelte che lo faranno ragionare e che daranno anche agli adulti delle indicazioni importanti sulle capacità del bambino e sulle sue potenzialità meditative. Un bambino che incastra i pezzi a caso, sbuffa e si agita potrebbe non essere ancora pronto a questo livello di difficoltà, mentre altri – più predisposti – cercheranno un sistema per superare gli ostacoli. Non lasciate che il bambino faccia da solo, ma anzi cercate di indirizzarlo con calma verso la soluzione migliore: partire dai bordi, ad esempio, consente di scegliere i pezzi che hanno un lato piatto (o due per i pezzi che fanno angolo) e ciò semplifica la soluzione del puzzle.

Puzzle fino a 500 pezzi (10-14 anni)

Questi sono i puzzle che solitamente i ragazzi decidono di appendere nella loro cameretta una volta terminati. Il livello di difficoltà è molto alto (per un bambino) e spesso anche gli adulti non abituati agli incastri si arrendono prima di arrivare al completamento della metà del puzzle, lasciandolo incompiuto a giacere nella scatola. Il rischio che ciò accada esiste, perciò è consigliabile affiancare il bambino almeno per i primi momenti di gioco, indirizzandolo adeguatamente. Un’altra possibilità è consegnare o proporre il puzzle al bambino quando si trova in compagnia dei suoi amichetti. Come già detto, i puzzle sono i re dei giochi da tavolo e completarne uno in gruppo ha molteplici effetti positivi: il bambino sviluppa lo spirito di competizione (cercando di trovare i pezzi utili prima degli altri) ma nel contempo comprende l’importanza del gioco di squadra, necessario per arrivare all’obiettivo. Una volta terminato, il puzzle incorniciato sarà anche il ricordo di un momento piacevole vissuto in compagnia. Molti puzzle sono indicati per la crescita (oltre che per il divertimento di tanti adulti!) e molti spunti, ad esempio, si possono trovare su migliorigiochi.eu, è un’inesauribile fonte di ispirazione!

I puzzle 3D

I puzzle in 3 dimensioni sono l’evoluzione verticale dei classici puzzle ai quali abbiamo sempre giocato. Ne troviamo di giganteschi nei negozi di giocattoli dei grandi centri commerciali, e con la loro bellezza catturano l’attenzione di grandi e bambini. I puzzle 3D sono indicati per bambini che abbiano già una manualità ben sviluppata, e abbiano una pazienza già ben cementata! I pezzi sono generalmente più grandi dei puzzle da 300 pezzi, sia perché altrimenti il completamento sarebbe un’impresa titanica, sia per una questione di solidità della struttura una volta terminato il rompicapo. Un’ulteriore evoluzione dei puzzle 3D sono quelli con luci a led; esistono ad esempio delle riproduzioni della celebre Tour Eiffel parigina che si illuminano così come fa di sera la torre originale. Se scegliete un puzzle 3D per i bambini, tenete anche presente che una volta terminato vorranno anche tenerlo esposto e ciò necessita spazio; se ce n’è, sarà senza dubbio alcuno il gioco perfetto!

I puzzle, più di ogni altro gioco da tavolo, rendono familiari dei concetti ai quali un bambino dà peso, mentre diventano molto chiari (e talvolta importanti!) nel mondo degli adulti. Qualche esempio? A chi non è mai successo di incastrare due pezzi per puro caso, senza nemmeno farlo apposta, magari compiendo un gesto che non avrebbe dovuto nemmeno essere utile ai fini del gioco tipo lanciare in aria i pezzi o soffiando sul tavolo? Eccovi spiegato il concetto di “serendipità“! Per fare un altro esempio, molti di noi si sono trovati in età adulta a discutere in un colloquio di lavoro o a scrivere in un curriculum una frase del tipo “elevata capacità di problem solving“; proprio quella necessaria per completare un puzzle!

 



 

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